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Nocciola di Mezzanego

Coltivata da secoli tra i magnifici scenari della Valle Sturla, in un territorio che ricade all'interno del bel Parco Naturale Regionale dell'Aveto, la nocciola è una vera eccellenza della tradizione gastronomica dell'entroterra chiavarese ed, in particolare, dell'interessante comune di Mezzanego che dà il nome alla gustosa cultivar locale che ha meritato il riconoscimento del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

LA TRADIZIONE E' almeno dal XV secolo che la coltivazione del nocciolo nel territorio dell'entroterra chiavarese rappresenta un'importante risorsa economica. Risalgono, infatti, al tardo Medioevo le prime testimonianze documentali che attestano la pratica di questa attività in un periodo compreso tra l'inizio e la fine del XVI scolo. Si tratta di una serie di atti notarili appartenenti al fondo archivistico notarile di Chiavari seguita da altri documenti redatti nei secoli successivi in cui si fa riferimento al ruolo di predominanza di questa coltura nell'economia locale, specialmente nel comune di Mezzanego. Intorno alla metà del secolo scorso la coltivazione del nocciolo ha conosciuto un periodo di tale prosperità da soppiantare, in parte, quella del castagno funestata da serie fitopatologie che avevano colpito numerosi alberi. Oggi, specialmente nella zona nord-orientale della Valle Sturla, nel cuore del Parco Naturale Regionale dell'Aveto, nonostante il progressivo abbandono delle colture, questi frutti rappresentano una vera eccellenza della tradizione locale, basti pensare che vengono celebrati ogni anno con una festa a loro dedicata.

LA DENOMINAZIONE Coltivate soprattutto in Valle Sturla e Val Carnella, queste nocciole prendono il nome del comune di Mezzanego dove la loro produzione vanta una tradizione particolarmente lunga e fortunata. Con la denominazione Nocciole di Mezzanego viene identificata una cultivar di origine locale che, per le sue caratteristiche peculiari ed il legame con il territorio di produzione, ha meritato l'inserimento nell'elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).

LE CARATTERISTICHE I noccioli locali sono alberi vigorosi, a rapido sviluppo e a produzione costante. Il tronco, dalla corteccia liscia e di colore marrone grigiastro, sorregge una chioma ampia tra le cui fronde crescono frutti di peso elevato e forma allungata che vantano una buona resa alla sbucciatura.


Caratteristiche del prodotto: Cultivar di origine locale coltivata prevalentemente nella parte nord orientale della Valle Sturla (Val Carnella). Gli alberi sono cespugliosi e molto polloniferi, rigogliosi e a rapido sviluppo. La chioma è espansa, la corteccia liscia e di colore marrone grigiastro. Si tratta di una pianta vigorosa e di produzione costante; il peso medio delle nocciole è elevato, la forma del frutto allungata con una buona resa alla sgusciatura. Le principali cultivar utilizzate negli impianti sono la Del Rosso (frutto tondeggiante), la Dall'orto (frutto tondeggiante e guscio sottile) e la Tapparona (frutto allungato e appiattito). La raccolta avviene manualmente. Esistono mestieri tradizionali legati alla coltivazione della nocciola, ad esempio in Val Carnella nel comune di Mezzanego venivano realizzate le tradizionali reste (collane di nocciole). Le prime tre varietà di nocciole sopra elencate, costituiscono, insieme ad altre minori, quello che commercialmente è conosciuto come Misto Chiavari così costituito: 55% Dall'Orto - 17% Del Rosso - 16% Tapparona -12% varietà minori. Le nocciole vengono utilizzate in diversi dolci e per realizzazione della salsa di nocciola, cremosa e dal gusto delicato, ideale per condire ravioli in magro e diversi tipi di pasta.

  


LA CULTURA A riprova della lunga tradizione che caratterizza la coltivazione delle nocciole, in alcune zone del territorio di produzione si erano progressivamente diffusi mestieri tradizionali legati a questa attività. In Val Carnella, ad esempio, nel comune di Mezzanego, lo stesso in cui ogni anno viene organizzata la sagra dedicata al prodotto, si usava realizzare le tipiche collane di nocciole chiamate “reste”.

IN CUCINA Utilizzate soprattutto per la preparazione di numerosi dolci, le nocciole in questa zona vengono impiegate anche per preparare la deliziosa salsa di nocciole, dalla consistenza cremosa ed il gusto delicato, ideale per condire la pasta e, soprattutto, i saporiti pansotti e i ravioli di magro.

La ricetta: Ravioli di magro con salsa alle nocciole. Inredienti: 500 grammi di ravioli di magro, 150 grammi di nocciole sgusciate tostate, 100 millilitri di latte intero, 100 millilitri di panna fresca, 2 fette di pane raffermo (o pangrattato), 2 spicchi d'aglio, 2 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato, olio extravergine di oliva, ricotta salata. Bagnate il pane nel latte, poi trasferitelo in un frullatore o in un mixer assieme alla metà abbondante delle nocciole, alla panna, al Parmigiano e all'aglio, privato del germoglio. Insaporite con sale, pepe ed olio extravergine di oliva, poi frullate il tutto a velocità bassa. Nel frattempo, fate bollire l'acqua e cuocete i ravioli mentre tritate grossolanamente il resto delle nocciole, poi trasferite la crema ottenuta in un tegame e fatela mantecare con un poco di acqua di cottura della pasta. Sistemate, quindi, i ravioli nei piatti, conditeli con la salsa e guarnite con le nocciole tritate e la ricotta salata ridotta in scaglie.

Candidatura Paesaggio rurale di interesse storico: Il Comune di Mezzanego, con il supporto del GAL VerdeMare Liguria, ha proposto la candidatura delle Terrazze a noccioleto del Tigullio a paesaggio rurale di interesse storico da iscrivere al Registro nazionale istituito presso il Ministero delle Politiche Agricole. La candidatura ha superato la prima fase di preselezione e nelle prossime settimane prenderà il via la procedura finale, che prevede la predisposizione di uno specifico dossier documentale e la costituzione di un Comitato organizzatore, costituito da tutti i soggetti pubblici e privati interessati a sostenere la candidatura. Ottenere l’iscrizione al Registro nazionale sarà il riconoscimento del valore storico e culturale che le terrazze a noccioleto rappresentano per il territorio del nostro entroterra e diventerà un ulteriore elemento di valorizzazione turistica del comprensorio, oltre che un incentivo alla rivitalizzazione della filiera della nocciola Misto Chiavari, cultivar locale di pregio.

 


IL TERRITORIO Adagiato nella Valle Sturla, lungo il corso dell'omonimo torrente, il comune di Mezzanego è un territorio ricco di storia e di bellezze naturalistiche, di cui fanno parte, oltre al capoluogo, ben 11 frazioni. Sono numerosi gli itinerari che un'area così ricca di attrattive propone ai propri visitatori, ma coloro che non vogliono perdersi proprio nessuno dei siti più significativi non possono omettere di fare tappa in luoghi come il magnifico castello e la chiesa di Vignolo, il centro del paese di Mezzanego, sull'altra sponda del torrente, nel quale spicca la bella chiesa di Santa Maria Assunta, e il grazioso paesino di San Siro Foce, dal quale si può proseguire fino al Passo del Bocco che collega la Liguria all'Emilia e permette di concedersi lunghe passeggiate nelle suggestive faggete del Monte Zatta. Per chi ancora non si fosse stancato, il territorio riserva ancora magnifici siti tutti da scoprire. Da non perdere, ad esempio, Borgonovo Ligure con il suo elegante Castello Rocca adornato di archetti, colonne e torri merlate, e, soprattutto, Prati di Mezzanego, principale centro amministrativo e sede della Casa Comunale, con la bellissima Chiesa di Nostra Signora del Carmine e l'Oratorio di San Rocco, che nel XV secolo ospitava una confraternita di Disciplinati ed oggi viene utilizzato anche come suggestiva location per concerti.

Link:

Marchio nocciola Misto Chiavari depositato presso Camera di Commercio di Genova

Liguriafood rilancio Nocciola Misto Chiavari

La Nocciola Ligure e Misto Chiavari 

Registro Nazionale paesaggi rurali di interesse storico