Due strade da antichissima data segnano i limiti di questo territorio: una, in alto, viaggia sottocosta, non tanto per tenere al riparo dai venti di tramontana ma per non invadere territori "stranieri" inizianti oltre lo spartiacque; la seconda percorre il fondovalle.Scendendo dalla località di Case Zatta si trova un paesino - una volta molto più abitato- che porta il nome di Semovigo, dall'antica lingua di Roma Summun vicus, cui fa eco il paese sottostante col nome di Mezzanego, già Vicus mezzanicum.Sembrano quindi ben attestate le origini antiche di queste due località
Nella parte bassa del paese, lasciando il territorio di Carasco, danno il benvenuto nel comune di Mezzanego un castello in stile medievale e l'ardito campanile della chiesa di Vignolo che si raggiunge attraversando un pregevole ponte a doppia arcata sul torrente Sturla, che attraversa tutta la parte bassa del comune.
Sul lato opposto si estende il paese di Mezzanego, con la sua chiesa dedicata a Santa Maria Assunta. La strada di Vicus mezzanicum prosegue verso il paese di San Siro Foce per raggiungere il Passo del Bocco che collega la Liguria all'Emilia e addentra nelle splendide faggete del Monte Zatta.
La strada del fondovalle, toccato Vignolo Piano, raggiunge località Prati (Pre=praterie) che è sede della casa comunale e di tutti i maggiori servizi.
Qui, oltre alla chiesa di Nostra Signora del Carmine, sorge un oratorio intitolato a San Rocco già sede, dal finire del '400 di una confraternita di Disciplinati che aveva come scopo l'assistenza ai malati, ai bisognosi e la preghiera per i defunti. Oggi l'oratorio, dall'ottima acustica, ospita saltuariamente concerti.
Qui, oltre alla chiesa di Nostra Signora del Carmine, sorge un oratorio intitolato a San Rocco già sede, dal finire del '400 di una confraternita di Disciplinati che aveva come scopo l'assistenza ai malati, ai bisognosi e la preghiera per i defunti. Oggi l'oratorio, dall'ottima acustica, ospita saltuariamente concerti.
Ancora un chilometro ed eccoci a Borgonovo Ligure passando sotto alla porta voltata dell'ottocentesco castello Rocca, ingentilito da colonne, archetti e torri merlate, dimora nella prima metà del XVI secolo di Vincenzo Zenoglio, detto il Crovo, famigerato bandito che terrorizzava la vallata.
Sulla strada della Val Mogliana, ricca di piccoli ponti Romani, incontriamo Isola di Borgonovo, sovrastata dalla seicentesca chiesa di Santa Margherita di Corerallo.
Mezzanego è la terra delle nocciole; un tempo la raccolta costituiva la principale fonte economica, oggi, invece, pochi praticano questa attività. Modesta è pure la coltivazione della vite e dell'olivo.